Giambattista Tiepolo, L’educazione di Maria, 1732, olio su tela, chiesa di Santa Maria della Consolazione, Venezia


Vorrei proporre un’inaspettata escursione figurativa verso un tema che in un certo senso prefigura l’Annunciazione, e cioè il rapporto tra Maria e la Parola, tema che ci induce a riflettere su quanto il nostro sì a Dio 

dipenda dalla nostra capacità di ascoltare la sua voce e dunque in ultima analisi Cristo stesso. L’Educazione di Maria Vergine è un dipinto, eseguito nel 1732, ad olio su tela dal pittore veneziano Giambattista Tiepolo (1696–1770), per la Chiesa di Santa Maria della Consolazione o della Fava a Venezia. Al centro, Maria bambina legge sul libro indicando all’anziana madre Anna un punto di esso su cui splende la luce. A destra, il padre san Gioacchino si rivolge verso il cielo, in atteggiamento di preghiera e ringraziamento a Dio, mentre in alto, due angeli sorreggono un volume che indica il disegno della Provvidenza. Al di sotto del libro tenuto in mano dalla Madonna bambina un puttino volge verso il basso lo sguardo rattristato, come scosso dal presentimento dei futuri dolori di Maria. Il tema tradizionale di Maria in lettura è legato a un concetto chiave: per Maria il ruolo fondamentale non è quello di essere libro, ma lettura. Lettura delle profezie, che sono annunci di Gesù, prima di tutto. Poi lettura di Gesù, compimento delle profezie. Il Tiepolo con la sua maestria esalta, tra pennellate che riprendono il gusto per il colore e l'illusione tipicamente veneti, l’eccezionalità e la grande dolcezza della futura madre di Dio unite al radicamento nella Parola della sua sapienza, mostrato come faro per tutti noi.