Chi siamo


Organigramma:

 

Presidente: Giuseppe Di Bella

Segretario/Vice Presidente: Marina Loffredo

Tesoriere: Paola Chiarelli


L’Associazione culturale Artisti di Roma nasce con uno spirito di semplicità ma al tempo stesso di sottile ambizione, figlia, per così dire, del fruttuoso incontro tra l’iniziativa di una giovane coppia romana, Giuseppe Di Bella e Paola Chiarelli, e le aspirazioni di Marina Loffredo, storica dell’arte.

Il suo stile caratteristico irrinunciabile vuole essere quello dell’amicizia, della fiducia e dello scambio reciproco, concepiti all’interno di un cammino di crescita comune.

In un mondo in cui l’arte è ridotta spesso a semplice mercato o all’espressione del puro istinto, suo fermo proposito è quello di dimostrare che è ancora possibile promuovere il bello e al tempo stesso porsi in ascolto della bellezza trascendente, della ricerca di quella pienezza che non si limita all’orizzonte materiale ma con fiducia si apre al sacro.

Gli artisti sono parte integrante di questo sogno, ne sono l’anima. Ricordarlo non vuole essere un gesto retorico: troppo spesso infatti gli organizzatori di mostre ed eventi artistici, nutrendo sotto falsa veste interessi economici personali, hanno finito per ingannare le speranze di pittori e scultori, fornendo ad essi una visibilità del tutto effimera ed illusoria.

L’Associazione, d’altronde, non si prefigge di sponsorizzare l’artista in modo personalistico, ma di porre al centro la sua arte e le sue opere in un contesto di confronto costruttivo, cercando spazi espositivi che ne permettano la presentazione adeguata e corrispondente ai criteri di bellezza, fruibilità, conoscenza e quindi condivisione.

Con questi criteri di base sono arrivati in pochissimo tempo apprezzamenti provenienti da istituzioni e amanti del mondo dell’arte, stimolo indispensabile per continuare a lavorare nella direzione giusta con crescente entusiasmo.

Attualmente lAssociazione è impegnata in progetti volti a stabilire occasioni uniche di collaborazione con i luoghi storici di Roma in uno sforzo comune di riscoprire le radici identitarie del nostro patrimonio culturale.